Uno sbalzo di temperatura tipico del cambio di stagione, il classico colpo d’aria (spesso anche condizionata!), un bagno al mare o in piscina, possono provocare un raffreddamento e scatenare un’infiammazione che si manifesta con un forte mal d’orecchi.
Otiti esterne, medie, perforazione del timpano o anche un semplice tappo di cerume sono le più comuni problematiche che colpiscono il condotto uditivo.
L’otite media è una problematica infettivo-infiammatoria molto diffusa, tanto che circa il 70% dei bambini ne è colpito almeno una volta nei primi tre anni di vita. Il sistema immunitario ancora in fase di formazione dei bambini e la particolare anatomia della tuba di Eustachio, aperta, orizzontale e più breve rispetto alla conformazione che assume in età adulta, predispongono l’insorgenza nei bambini di questa problematica. In generale, alcuni tra i fattori che possono scatenare l’otite sono la stagionalità e le conseguenti infezioni virali o batteriche delle vie aeree: raffreddori, faringiti, tonsilliti ed influenze non risolti sono accomunate dall’accumulo e dal ristagno del muco, terreno fertile per la proliferazione dei patogeni.
Un’otite media non adeguatamente trattata può peggiorare in una perforazione del timpano. I sintomi associati a otite e perforazione del timpano sono il drenaggio di liquidi, ronzio e/o perdita dell’udito, prurito, dolore intenso ma anche febbre, nausea e vertigini.
La così detta “otite del nuotatore” o otite esterna, è spesso di natura micotica (ma può essere anche batterica o virale) ed è causata dall’alcalinizzazione del pH e l’accumulo di acqua all’interno del canale auricolare. Si manifesta con dolore, prurito, edema ed infiammazione.
Il tappo di cerume invece, è una problematica diffusa causata da un’ipersecrezione ghiandolare o dall’alterazione dello scorrimento del cerume verso l’esterno del padiglione. Si presenta spesso in seguito ad otite, scarsa o scorretta igiene auricolare o eccessiva quantità d’acqua all’interno dell’orecchio. I sintomi più diffusi sono l’abbassamento dell’udito, ronzio alle orecchie, il tipico fischio alle orecchie o acufene, dolore.
L’assunzione di antibiotici infatti indebolisce l’organismo, pertanto un utilizzo inadeguato di antibiotici invece di interrompere le recidive, le moltiplica. Nonostante tutto questa cura, evidentemente errata nella maggior parte dei casi, continua ad essere consigliata. Eppure, sin dagli inizi degli anni 70, un gruppo di medici danesi ha iniziato a rendersi conto che l’uso ripetuto degli antibiotici nella cura delle otiti medie nei bambini conduce ad un probabile aumento di nuove infezioni all’orecchio e, quindi, ad ulteriori ricorsi agli antibiotici.
In natura esistono alcuni estratti fitoterapici che possono contribuire alla risoluzione di questa problematica in modo efficace ed innocuo.
- ? L’Estratto di semi di Pompelmo (GSE) ad esempio ha un’azione antimicrobicaad ampio spettro che esercita un’accurata ma delicata azione igienizzante selettiva, senza intaccare la mucosa ma proteggendo il condotto uditivo dagli agenti esterni.
- ? La Glicerina vegetale agisce invece con una detersione meccanica del condotto uditivo; grazie alla sua azione osmotica, cattura le molecole d’acqua presenti inibendo la proliferazione dei microrganismi e ostacolando lo sviluppo microbico. Questa sua capacità di inglobare le molecole d’acqua inoltre, favorisce l’idratazione del tappo di cerume e la sua conseguente eliminazione. Grazie a questa sua azione osmotica, la glicerina ha anche azione antinfiammatoria e quindi antidolorifica.
- ?Lestratto di Ribes nero possiede un’efficacia lenitiva ed antinfiammatoria, e grazie alla presenza di Flavonoidi ha una straordinaria azione fitoterapica cortisonico-simile.
Chiedi consiglio al tuo medico o farmacista per avere ulteriori informazioni.
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