Nel periodo Covid-19 abbiamo imparato a convivere con sterili elenchi di cifre e numeri, abbiamo capito cosa può provocare una particella virale, si è compresa ancora di più l'importanza dei vaccini e tutte le sere siamo diventati tutti un po' "virologi" a forza di ascoltare Talk Show a tema pandemia.
Purtroppo (o perfortuna) non abbiamo mai avuto "dimestichezza" con certi vocaboli ed ecco perché abbiamo pensato di creare una miniguida dei termini più utilizzati in questo periodo e la loro spiegazione.
https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t8e/1/16/2139.png");">ℹENDEMIA : è una forma morbosa che è costantemente presente in una popolazione o in una determinata area geografica.
Per esempio il morbillo.
https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t8e/1/16/2139.png");">ℹEPIDEMIA : si parla di epidemia quando si osserva l'IMPROVVISA ed INASPETTATA insorgenza di una malattia (o l'espansione di una malattia già esistente), con tendenza a interessare un GRAN NUMERO di individui.
Perché si possa parlare di epidemia si deve verificare un incremento rispetto a quanto ci si sarebbe atteso in quella zona e in quel periodo di tempo.
https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t8e/1/16/2139.png");">ℹOgni curva Epidemica può essere costituita da uno o più fasi dette "PICCO" in cui viene raggiunta la fase massima di contagi nell'unità di tempo, e di una fase detta "PLATEAU".
https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t8e/1/16/2139.png");">ℹIl plateau, letteralmente l’altopiano, si riferisce al piano che assume la curva dei contagi dopo l’impennata iniziale. Si tratta di una fase comune a tutte le epidemie durante la quale è necessario mantenere tutte le misure di emergenza già previste per arrivare quanto prima alla discesa.
https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t8e/1/16/2139.png");">ℹQuando una epidemia è geograficamente molto estesa interessando intere Nazioni o continenti, si parla di PANDEMIA
https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t8e/1/16/2139.png");">ℹIMMUNITÀ DI GREGGE:
Si tratta di un meccanismo che si instaura all’interno di una comunità per cui se la grande maggioranza degli individui è vaccinata, limita la circolazione di un agente infettivo, andando in questo modo a proteggere anche coloro che non possono sottoporsi a vaccinazione, magari per particolari problemi di salute.
Quanto maggiore è la percentuale di individui che sono resistenti, minore è la probabilità che un individuo suscettibile entri in contatto con l'agente patogeno (ad esempio un virus). Se l'agente patogeno non trova soggetti recettivi disponibili circola meno, riducendo così il rischio complessivo nel gruppo.
https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t8e/1/16/2139.png");">ℹDPI:
Un DPI è un Dispositivo di Protezione Individuale.
Si tratta di tutte quelle strumentazioni che un lavoratore indossa, mentre svolge le sue regolari mansioni, per evitare di correre rischi che ne minaccino salute e sicurezza.
Qualunque dispositivo di sicurezza deve essere in linea con gli standard previsti dalla normativa europea e deve fungere da strumento che abbatta la percentuale di rischio a cui il lavoratore è esposto.
(Un esempio sono le mascherine, gli occhiali, i guanti, caschi etc..)
https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t8e/1/16/2139.png");">ℹOFFLABEL:
Usare un farmaco off-label significa utilizzare un farmaco per il trattamento di patologie e disturbi non previsti nel riassunto delle caratteristiche del prodotto.
I farmaci off-label, quindi, sono già registrati e approvati, ma per indicazioni terapeutiche diverse rispetto a quelle per cui vengono invece prescritti.
Per esempio, tra i farmaci utilizzati per l'emergenza Covid viene utilizzata una molecola nata per il trattamento dell'artrite reumatoide e della malaria.
I farmaci di cui si può fare un utilizzo off-label sono principi attivi largamente impiegati già da tempo, per i quali le evidenze scientifiche suggeriscono un certo range di sicurezza.